Hai conosciuto il tuo partner durante una festa. Era la migliore (o il migliore). Le relazioni intime erano stupende e siete persino andati a convivere nonostante foste una coppia liberale. Ma ora qualcosa non va. Il mio partner si droga e io lo amo moltissimo. Cosa posso fare?
AVVISO IMPORTANTE
Il Blog Scopamici tratta sempre con serietà e professionalità temi di utilità riguardanti questioni sulla sessualità e la coppia; questo articolo non sarà un’eccezione. Questo tema, riguardante le dipendenze è molto complesso e serio. Per questo vogliamo avvertirti: tutto ciò che è indicato su questo articolo è una guida che può essere messa in discussione, per quanto sia scritta con molta attenzione secondo documentazioni ricavate da fonti primarie e studi medici di professionisti del settore. Pertanto, prima di sospettare che il tuo partner ha perso il controllo con le droghe (ammesso che lo avesse avuto qualche volta), la cosa migliore è recarsi da un professionista esperto.
RAGAZZE E RAGAZZI AUDACI
Per assumere, per la prima volta, sostanze che danno dipendenza, con la informazione di cui si dispone oggigiorno, bisogna passare per varie situazioni:
- Essere incuriositi
- Non avere paura
- Non sentirsi a proprio agio con la propria vita
Non devono succedere contemporaneamente le tre cose, ma può capitare. Senza la terza opzione nell’equazione, le possibilità di entrare in una dipendenza sono molto probabili, anche in base alla sostanza. Se si presenta anche la terza situazione hai tutte le carte in regola.
Diciamo contrarre perché avere una dipendenza è avere una malattia, secondo la OMS.
Il fatto di avere un partner e scoprire che ha un problema di abuso di sostanze è una delle più grandi disgrazie che ti possono capitare nella vita.
Vediamo cosa puoi fare.
Avere un appuntamento con qualcuno che è strafatto è la cosa peggiore. Vivere con quella persona può essere terribile. Soprattutto se la ami davvero.
Un dipendente farà qualsiasi cosa per ottenere la sostanza da cui dipende e verrà meno ai suoi obblighi mentre è sotto gli effetti o mentre sta cercando di riprendersi: mentire, rubare, non fare lavori domestici, non andare al lavoro, non occuparsi dei figli come si deve…, la lista è lunga.
Ma se consideri questa persona come un vizioso e non come un malato, le possibilità che si riprenda sono nulle.
Una dipendenza è quasi sempre più forte dell’amore. Non perché la persona in questione non sia in grado di amare, ma perché il cervello di una persona dipendente è controllato da una sostanza concreta.
Vediamo cosa devi e non devi fare quando hai a che fare con qualcuno che ami e ha questo grande problema.
Accetta che ti trovi in una relazione dannosa
All’inizio quando scoprirai che il tuo partner assume qualche droga in modo incontrollato è inevitabile che verrai sopraffatto dai sentimenti negativi e controproducenti. La negazione del problema è la prima cosa.
Perché negare una cosa come questa? È una autodifesa. La capacità dell’autoinganno è qualcosa di tipicamente umano ma devi vincerla, superare il problema e darti da fare.
Ricorda: il fatto che ti stia mentendo, che ti abbia rubato dei soldi dal portafoglio, o cose peggiori, non significa che non ti ami.
Quando inizi a dubitare, ricorda quando vi siete innamorati e le cose buone che hai vissuto.
Nessuna persona è solo una cosa. Nessuno è solo un drogato. Nessuno è solo un musicista. Nessuno è solo un idraulico. Nessuno è solo un malato di cancro. Per fortuna le persone sono molte cose allo stesso tempo.
Insisto: ricorda le cose belle.
Non affrontare lui, ma il suo problema
Discutere non serve a niente. Rimproverare nemmeno. Dire quanto sei deluso o delusa ancora meno.
Ad ogni modo, tutti questi rimproveri possono peggiorare il problema.
In un momento di crisi, un dipendente che si è reso conto che sta facendo del male al proprio partner che ama, può decidere che non consumerà mai più, ma lo farà quasi con totale sicurezza quando l’impulso si metterà in moto.
Quindi mentirà di nuovo per non farti del male ed entrambi vi ritroverete intrappolati come due criceti in una ruota di dolore e assurdità.
Nessuno risolve un problema perché qualcuno gli dice di farlo. Lo risolve quando vede che gli inconvenienti, in questo caso di una dipendenza (molto gravi) superano il beneficio, che è solo uno e irrilevante a confronto: la percezione del piacere che dà la sostanza per la quale e dipendente.
In questo problema ostico e nemmeno tanto facile, un dipendente può essere cosciente dei pro e contro della sua malattia ma continuare a consumare.
Lui non controlla più il suo cervello per quanto riguarda questo tema (e per tanto i suoi pensieri e azioni) ma bensì lo fa la sostanza psicoattiva.
Non consumare con il tuo partner
Tutto finirà nel peggiore dei modi prima o poi. Sembrerebbe assurdo ma succede spessissimo. Le persone credono che assumendo con il proprio partner lo possano controllare o che il proprio partner deciderà di farlo solo con te. È falso e pericoloso allo stesso tempo.
Falso perché il livello di dipendenza è una questione di quantità, si può misurare.
Quanto consumi al giorno? Hai una tolleranza? Quanti giorni sei mancato al lavoro? Generalmente il tuo partner avrà bisogno di più droga (ha iniziato prima) di te.
Pertanto è una cattiva idea. Soprattutto tenendo conto che non è mai una buona idea consumare droga. Mai.
Pericoloso perché in questi casi è probabile che contraiate la stessa malattia.
Se il tuo partner ti propone di consumare e nega qualsiasi tipo di aiuto professionale, devi lasciarlo. Ma di questo ne parleremo più avanti.
Non drammatizzare e vedi il lato pratico
Cerca di non piangere, gridare, fare drammi per qualsiasi suo punto di vista, davanti a lui.
Ciò peggiorerà solo le cose. Informati. Di cosa è dipendente? Non è la stessa cosa essere dipendenti alla marihuana che alla cocaina, nonostante entrambe comportino seri problemi
Non è la stessa cosa una dipendenza da tabacco che da alcool, entrambe sono dipendenze, che hanno un tasso ti morte in Italia più elevato di tutte le altre droghe
Ad esempio il tabacco e la maggior causa di morte prevenibile in tutto il mondo ma non crea problemi socio familiari come ad esempio di convivenza o di tipo domestico.
Nel caso dell’alcool la cosa si complica.
Per questo sottolineiamo che è importante essere informati. Questo articolo può essere un primo passo; facciamo riferimento alle avvertenze iniziali.
Non credere che puoi risolverlo da solo
Arriva un momento nella vita di un dipendente in cui è quasi impossibile che possa risolvere da solo il problema.
Si è arrivati ad un punto in cui la relazione ne risente, il momento è giunto.
E questa è una delle maggiori sfide da affrontare: fare in modo di prendere coscienza che lui o lei hanno un vero problema.
Secondo il sito web esperto in problemi psicologici come le dipendenze: mundopsicologos.com:
“La mancanza di coscienza riguardo le dipendenze è un tema che provoca grande malessere al partner (che non consuma) in quanto i suoi sforzi si incentrano sul fatto che l’altra persona si accorga che ciò che sta facendo è dannoso per la sua salute. Altre volte invece c’è coscienza del problema ma la persona non si lascia aiutare, inizia trattamenti che non termina, fa promesse che non rispetta e cerca in modo poco efficace di abbandonare il consumo una volta dopo l’altra. Quando tu non consumi e vedi che il tuo partner lo fa e si distrugge poco a poco, cerchi di aiutarlo alla cieca. In questo modo succede che queste azioni provocano più problemi nella relazione e non aiutano a migliorare la situazione”.
Sagge parole di Encarni Muñoz
Frequenta una terapia di gruppo per famiglie di persone con dipendenza
Hanno esperienza, sia gli psicologi che le persone presenti durante la terapia. Ti aiuteranno a identificare realmente il problema e ti daranno dei consigli validissimi riguardanti i modi di come comportarti con il tuo partner.
Inoltre, allevieranno il tuo dolore, di sicuro. Potrai raccontare tutto senza che nessuno ti giudichi o si sorprenda. Ciò è positivo.
In tutte le città italiane più o meno grandi, esiste una unità medica della USL chiamata SerT (Servizio per le Tossicodipendenze).
Chiedi direttamente a loro. Non è necessario che tu vada prima dal medico della mutua, guadagnerai del tempo in quanto questi posti sono sempre strapieni, e probabilmente non ti daranno un appuntamento prima di due giorni.
È normale che non si faccia aiutare
Una volta perché non ammette il problema, l’altra perché ancora i contro non hanno superato l’unico (e insignificante) pro e ne approfitta della sua dipendenza.
Se non si lascia aiutare, all’inizio devi resistere e cercare di aiutarlo tu, anche se la cosa non sarà molto efficace. Alla fine questo articolo perla di dipendenze tra persone che si amano.
Ma se ti accorgi che mette a rischio la tua salute psicologica (e di conseguenza fisica) devi prendere una delle decisioni più importanti della tua vita: devi lasciare questa persona.
Per diversi motivi. Vediamoli uno a uno.
Se non serve a niente, devi lasciarlo
Abbiamo già parlato in altri articoli del blog del nostro sito web Scopamici, di quanto possa essere dannosa l’idea dell’amore romantico che ci ha inculcato la cultura occidentale (soprattutto durante e dopo il romanticismo e l’inizio della cultura audiovisiva) a livello sociologico ma anche personale.
Non hai bisogno di nessuno per essere completo o completa. Dimentica queste stupidaggini riguardanti l’anima gemella, la mezza mela o cavolate simili.
Vedere due anziani che si tengono per mano mentre camminano per strada è emozionante e meraviglioso ma questa stupenda relazione ha più a che fare con l’impegno, il lasciare spazio, il cedere, la fiducia e l’ammirazione piuttosto che al film Vento di Passioni
La cosa più importante nella tua vita sei tu
L’amore non vince su ogni cosa
Lasciare una persona con una dipendenza, quando le hai provate tutte, può essere l’unico modo per salvarla. In questo modo farai sì che i contro superino i pro.
Se ti ama davvero è possibile che, niente lo può garantire, inizi a cercare un aiuto per davvero.
Non entrare nel circolo vizioso del lasciare/ritornare/lasciare
Lo hai lasciato e dopo un certo periodo ti sei accorto che è “pulito”. Si è rifatto una vita. In questo momento devi mantenere la calma e valutare cosa sta succedendo.
È in mano di professionisti? In questo caso una ricaduta non è qualcosa di strano quando si parla di disintossicazione e loro sapranno cosa fare.
Si è curato da solo e ritorna costantemente a consumare? Devi lasciare questa persona. Allontanati da lei, augurale il meglio e vivi la tua vita sapendo che hai fatto tutto il possibile per aiutarla.
Sarà difficile ma il tempo passerà e tu ti sarai rifatta una vita.
E sarai una persona più saggia.
PERCHE’ QUESTO ARTICOLO NEL BLOG Scopamici?
Prima di tutto perché parla di un problema di cui soffrono molte coppie e questo blog cerca di essere di aiuto alle persone che vogliono saperne di più sulla sessualità e il mondo delle relazioni tra le altre forme di amore.
Secondo perché conoscere qualcuno nella vita è come una lotteria. Tuttavia in Scopamici non lo è tanto.
La nostra è una comunità adulta di gente liberale che sa molto bene cosa vuole. Per questo si hanno a disposizione i nostri filtri riguardanti le preferenze.
Ti piacerebbe fare un trio? Fare coming out senza che lo sappia la tua famiglia? Trovare sesso sporadico? Una relazione stabile?
La cosa bella della nostra comunità è che la gente parla chiaro. Puoi fare domande senza sotterfugi.
Inizia a conoscere gente in modo gratis in pochissimo tempo!